La capacità immaginativa è peculiare dell’uomo ed è alla base di tutte le manifestazioni creative, in senso ampio, dalle più quotidiane alle più alte e artistiche. Non va confusa con la “fantasia evasiva”, che porta ad una chiusura nei confronti della realtà, o con la “fantasia” che fa immaginare cose strane o che non esistono, che non hanno un valore terapeutico.
Le Tecniche Immaginative si fondano sulla capacità immaginativa dell’uomo, fanno di questa il loro strumento di intervento in psicoterapia, avvalendosi anche delle conoscenze più significative emerse nella Psicoanalisi e nella Analisi Junghiana. Utilizzano la capacità di esprimere il proprio stato psicologico con immagini, per produrne la trasformazione e la guarigione. Le immagini di cui si occupano vengono dal “profondo”, ossia dalla dimensione inconscia di ciascuno.
La caratteristica peculiare delle Tecniche Immaginative è proprio questa: utilizzare la Risorsa Immaginativa, attivarla, rimetterla in moto quando ci sia un blocco, una difficoltà che si esprime nel disagio psichico.
Senza questa risorsa non avremmo i grandi geni dell’umanità, ma neanche le piccole soluzioni che permettono a ciascuno di noi di affrontare la vita quotidiana, nei suoi risvolti pratici, ma soprattutto negli aspetti emotivi che riguardano la vita psichica.
L’ITP è una tecnica psicoterapica definita e praticata da Leopoldo Rigo e dal Gruppo GITIM d e si inserisce nel campo delle Tecniche Immaginative, diffuse in ambito europeo dall’inizio del secolo scorso. Vari autori definirono il ruolo e le potenzialità dell’Immagine Mentale: Robert Desoille fu il primo a sperimentare gli effetti terapeutici dell’Immagine Mentale (Rêve Evéillé Dirigé), ma vari studiosi praticarono l’Immagine Mentale in Europa e in Italia: Leopoldo Rigo (ITP), Andre Virel (oniroterapia), Roberto Assagioli (psicosintesi), Luigi Peresson, Hanscarl Leuner (Vissuto Immaginativo Catatimico). Anche Carl Gustav Jung usò nella terapia analitica l’Immaginazione Attiva.
- La Tecnica ITP si adatta all’età adolescenziale, adulta e anche senile. Le Tecniche derivate sono applicabili alla prima e seconda infanzia e alla preadolescenza.
- Esistono varie metodologie, che rientrano nelle “Tecniche derivate dall’ITP”, che utilizzano metodologie adatte ai bambini, fermi restando i principi della Tecnica ITP.
Con i bambini si usano strategie e modalità varie a seconda dell’età e della propensione del bambino. Si utilizzano: il gioco con materiali vari (la plastilina, il pongo, vari materiali di gioco, il materiale de “Il Villaggio” di Arthus”, “le marionette”, ecc.); il disegno e la pittura e in particolare la “Tecnica del Fumetto” originale sperimentata dalla Scuola ITO.
- Oltre alle terapie ITP individuali e di coppia, la tecnica si può applicare ai gruppi, (adolescenti, adulti o anziani, in particolare con gruppi di: genitori, educatori che lavorano nelle Comunità, insegnanti in formazione, educatori.
- È un valido aiuto nei percorsi formativi con personale sanitario.
- È una tecnica adatta a tutti i disturbi nevrotici e ai disturbi borderline.
- La Tecnica trova applicazione anche nei Corsi di preparazione al parto o nei Gruppi con problematiche e che prevedono percorsi specifici. Sono già stati sperimentati: gruppi per Separati, per Anziani, per “Survivor”, eccetera.
Alcuni pazienti possono incontrare difficoltà, ma nella maggioranza dei casi sono superabili.
- Non si tratta il paziente psicotico con grave disturbo del pensiero.
- Nei rari casi in cui è difficile l’uso dell’Imagerie Mentale vera e propria, si possono utilizzare la consulenza psicologica immaginativa e il colloquio associato al “rilassamento digitale”.
- La psicoterapia personale consente a ciascun allievo di affrontare i propri conflitti interiori evitando così nocive proiezioni sul paziente.
- La Psicoterapia va oltre il superamento delle carenze e delle conflittualità e favorisce l’espansione e la crescita della Personalità, utilissime per affrontare in modo empatico le difficoltà del paziente.
- La sperimentazione della Tecnica su di sé dà valore e consistenza alle conoscenze e permette un avvicinamento diretto e vissuto alle dinamiche immaginative e simboliche.
- La psicoterapia personale e di gruppo consente una concreta sperimentazione diretta della tecnica ITP che si affianca alla preparazione teorica. Niente infatti può sostituire l’esperienza diretta su di sé di un metodo psicoterapico.
- Il punto di riferimento che contraddistingue la Scuola è l’Immaginario e la sua attivazione, che avviene mediate l’applicazione della Tecnica Immaginativa ITP.
- L’accesso all’Immaginario in una seduta ITP avviene dopo che il soggetto si è rilassato profondamente; il metodo di rilassamento utilizzato è chiamato “digitale”. È stato studiato da Virel anche con EEG presso l’Università della Sorbonne (Parigi). La tecnica proposta è una sinesi tra la tecnica di Virel e la tecnica di L. Rigo.
- In una seduta ITP vi è sempre presente una parte vigile dell’Io, che mantiene il contatto con il terapeuta.
- Le immagini che si manifestano dopo il rilassamento profondo non sono mai solo visive, ma anche uditive, olfattive, tattili, cinestesiche. Inoltre, sono associate a uno stato emotivo che varia con il variare delle immagini.
- Il percorso terapeutico è di varia durata; si possono prevedere anche percorsi di cura in “Cicli terapeutici“.
Nelle ore di esercitazione la Scuola offre agli allievi numerose occasioni per fare esperienze di gruppo:
- La terapia di gruppo sviluppa intuizione, comprensione, empatia, solidarietà e immaginazione.
- Nelle sedute ITP di gruppo l’allievo osserva e apprende che gli Immaginari comunicano tra loro.
- La “comunicazione di Immaginari” comporta un notevole arricchimento sul piano simbolico e delle risorse immaginative.
- L’esperienza di gruppo può aiutare l’esperienza (terapia) personale.
- L’ITP di gruppo viene utilizzata in vari contesti; l’esperienza diretta è molto utile.
Gli effetti della psicoterapia vengono studiati attraverso test e questionari che vengono proposti all’inizio e alla fine del trattamento. Il test di Rorschach, vari test e questionari, vengono utilizzati per rilevare ad evidenziare cambiamenti significativi nella personalità.
Il tirocinio è obbligatorio e dura 150 ore; può esser svolto in qualsiasi struttura che abbia i requisiti previsti richiesti dal Ministero. La Scuola del GITIM ha varie convenzioni in essere, ma può convenzionarsi con altre strutture idonee
Quali sono le possibilità di lavoro concrete per chi si diploma alla Scuola di Specializzazione ITP?
Gli allievi che hanno completato la Scuola, grazie alla preparazione ricevuta, spesso hanno una buona riuscita nei concorsi e quindi lavorano in strutture pubbliche. Molti si dedicano con buoni risultati all’attività libero-professionale. Gli ex allievi possono fare anche riferimento alla sede del GITIM dove possono trovare uno spazio di lavoro ed essere così facilitati soprattutto nelle fasi iniziali della loro carriera.
Nell’unica sede di Via Aleardi 23 a Treviso, al terzo piano, si trovano i nostri uffici, la sala riunioni, l’aula e vari studi. Si può facilmente raggiungere in TRENO: la Stazione Ferroviaria di Treviso si trova a circa 15 minuti a piedi; in alternativa è possibile prendere l’AUTOBUS n° 9 di fronte alla Stazione Ferroviaria arrivando in 10 minuti alla fermata di via Aleardi situata proprio davanti alla sede GITIM.
SEDE DEL GITIM E DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN PSICOTERAPIA ITP
Treviso, Via Aleardi 23, 3°piano.
Si può facilmente raggiungere in TRENO: la Stazione Ferroviaria di Treviso si trova a circa 15 minuti a piedi; in alternativa è possibile prendere l’AUTOBUS n° 9 di fronte alla Stazione Ferroviaria arrivando in 10 minuti alla fermata di via Aleardi situata proprio davanti alla sede GITIM.